N° 0 * 2015: editoriale

Disegno di Stefano Collini

immagine di Stefano Collini

Cambia tutto!
Il sito del Tamburo di Kattrin non sarà più come l’avete conosciuto. In questi anni siamo cambiate noi, è cambiato internet, è cambiato il mondo del teatro, dell’arte, della cultura, e beh, è cambiato anche e soprattutto tutto ciò che è intorno a noi.
Tutto cambia, e quindi anche Kattrin sta cambiando.
Ora. Sotto i nostri occhi e i vostri.
Ci siamo occupate di fare informazione teatrale sul web dal 2009: abbiamo cercato di essere il più presenti possibili, di seguire tutto e raccontarlo su queste pagine. Un po’ ci siamo riuscite, un po’ no. Adesso ci siamo guardate intorno, dentro e fuori, abbiamo guardato voi e tutto quello che ci circonda. E abbiamo capito di voler fare qualcosa di completamente diverso.

Trimestrale. Tematico. Aperto. In progress
Ogni 3 mesi scegliamo un argomento diverso su cui lavorare per un po’. Un tema che viene da dentro il teatro, ma che si apra verso il fuori, verso altri orizzonti, visioni, pensieri, insomma che tratti il teatro stesso in tutt’altra maniera: resistono alcune recensioni, sicuramente interviste e approfondimenti, ma saranno accompagnati da una serie di prospettive, rubriche e formati altri.
Non è un trimestrale “vero”, quanto piuttosto il suo processo di costruzione: un trimestrale in progress. Il sito verrà di volta in volta aggiornato e andrà a comporre, giorno dopo giorno, un mosaico di contenuti – tutti di formati diversi, da quelli leggeri, quasi dei giochi, ad altri più corposi di riflessione – che gireranno sempre intorno allo stesso tema.
Per dare al racconto del (teatro del) presente un ritmo diverso, un altro tono, linguaggi che non gli appartengono eppure potrebbero.

Festival-perché: un tema e un modo di lavorare
Non è un caso che per il primo passo di questo nuovo percorso, il primo tema che abbiamo scelto sia: “festival”.
I festival sono stati molto importanti per noi in questi anni. Non solo perché abbiamo visto spettacoli, più o meno belli, che hanno arricchito le nostre vite e il nostro lavoro. Ma, prima di tutto, perché i festival ci hanno accolte, scommettendo insieme a noi su un tipo di lavoro intensivo, di prossimità e di profondità che oggi è raro poter svolgere: OperaEstate di Bassano, Primavera dei Teatri a Castrovillari, Drodesera, e tutti gli altri presso cui siamo state ospiti per tempi più brevi, ci hanno insegnato molto, moltissimo. Qui abbiamo incontrato le persone che il teatro lo fanno tutti i giorni, a ritmi belli e forti; che hanno il coraggio e la responsabilità di dischiudere visioni sull’arte e sul mondo che le circonda; che creano soprattutto il tempo e lo spazio per condividerle, per confrontarcisi.
Uno spazio-tempo altro, quello dei festival. Separato e immerso nel mondo. Vicinissimo alle persone, eppure anche distaccato. Intenso e rarefatto. Condivisione e concentrazione. Uno e molteplice. Un’eccezione e una regola. Che è quello che – scegliendo questo tema per la nuova vita del Tamburo – vogliamo provare a fare insieme nei prossimi mesi.

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