Secondo giorno di occupazione Teatro Valle

In questo secondo giorno di occupazione del Teatro Valle, durante l’assemblea (che si ripeterà oggi dalle 16) le diverse anime cercano una conciliazione molto difficile: teatranti, cineasti, artisti visivi, scrittori, musicisti, ognuno racconta il suo e quasi nessuno compone una proposta di ordinamento oggettivo, ognuno il suo particolare, tutti si affannano a dichiarare il sovvertimento della categoria generalista, riaffermando invece subito dopo l’orgoglio di categoria. La propria. Intanto arriva in diretta la notizia che il Comune di Roma (che lo darà al Teatro di Roma) gestirà per un anno il Valle in attesa di un bando (rivolto al pubblico o al privato? Questa è la domanda). Continua a leggere su Teatro e Critica

Questo contenuto è parte del progetto Situazione Critica
in collaborazione con
Teatro e Critica

 

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