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#appuntidiunfestival pt.8: Ailuros & Color teatri

Lasciare le borse, dimenticarsi dei telefoni, liberarsi di ogni peso. Alleggerirsi. Mettersi spalle contro spalle. Attendere. E poi lasciarsi trascinare, farsi condurre. Inizia con un percorso sensoriale I am the passenger, continua con una camminata nei vicoli e nelle piazze, per le salite e le discese, in silenzio, mani fra le mani, a scoprire angoli nascosti.
Due momenti per una stessa performance, esito del progetto che Ailuros  realizza in collaborazione con Color teatri – in your shoes – sostenuto dall’Unione Europea. Il rapporto tra individuo e spazio urbano, la raccolta di testimonianze, le voci di stranieri che vivono nel territorio bassanese, il racconto di un’esperienza, degli incontri con le persone, dell’inserimento in una comunità.
Il ritrovo è al Teatro Remondini. Fuori piovigina. Dentro la stanza oggetti, doni che i partecipanti lasciano, in ricordo di sé. C’è chi sfila un braccialetto dal polso, chi fruga nelle tasche e trova un foglio, conservato o dimenticato, chi porta una penna, per nuove parole. Occhi bendati, si gira nello spazio, perdendo ogni riferimento, si toccano superfici, fredde, ferrose, si aprono scatole, si sentono profumi. E poi, una volta ritrovato lo sguardo, ci si riunisce in coppie, uno spettatore per un accompagnatore, si passeggia per la città, a guardare vetrine vuote e spiare oltre i cancelli. Auricolari nelle orecchie, si escludono i suoni della città, si ascoltano voci straniere.
E poi ci si ritrova in Piazza della Libertà, si riprendono i contatti con il mondo, si mette la borsa a tracolla, e si riprende la propria strada.  E per qualcuno che conclude il percorso, c’è qualcun altro che lo comincia, in direzione opposta, da Piazza della Libertà al Teatro Remondini, per nuove sensazioni, nuove scoperte, nuove passeggiate.

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*La redazione di b-stage 2013 è composta da Elena Conti, Roberta Ferraresi, Rossella Porcheddu, Carlotta Tringali