fibre parallele recensione

Last Special Guest / Roberto Rinaldi a B.Motion 2011

Duramadre di Fibre Parallele

Per il Diario di Bordo di B.Motion 2011 la redazione del Tamburo di Kattrin si apre ad accogliere contributi e segni degli ospiti del Festival: critici, studiosi, operatori che passano per Bassano del Grappa in questi giorni sono invitati a lasciare un intervento sulle nostre webzine, per raccontare, tramite i diversi canali del web, quello che accade a B.Motion.

Ultimi articoli da B.Motion 2011 e ultimi Special Guest che ci hanno accompagnato nei molteplici attraversamenti di questo Festival: on-line le ultime recensioni di Roberto Rinaldi (Rumor(s)cena), su Maurizio Lupinelli (Squarci dall’ignoto) e i due attesi debutti del Festival, AURE di Teatropersona e Duramadre di Fibre Parallele.

Un grido di dolore squarcia l’ignoto. Maurizio Lupinelli rilegge l’Antigone

Sono squarci che provengono dalle tenebre, quelle più fosche, appartenenti all’ignoto universo dell’essere umano, capace di far soffrire e di togliere la vita ai propri simili. L’ignoto che convive dentro di noi, capace di materializzarsi quando il dolore risale la china, ed esce come fiotti di sangue da una ferita mortale. Squarci dall’ignoto, è l’ultimo impegno di Maurizio Lupinelli e Sabrina Lupinelli per Nerval Teatro, da sempre impegnato a sondare nei meandri della psiche umana, nel tentativo di captare significati e misteri universali, labirinti dove si celano storie di sofferenza, solitudine, amore. Come nella tragedia di Antigone che trafuga e seppellisce di nascosto il fratello, ucciso perché oppositore del regime.

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La stanza del tempo perduto è nella memoria presente di Teatropersona

C’è qualcosa che ti riconduce al segreto mondo dell’inconscio onirico, come un viaggio dentro la memoria ancestrale dell’animo umano, dove trovi sempre in fondo una porta chiusa che si apre su di un’altra. All’infinito. Sono sensazioni visive estemporanee, mentre assisti ad Aure, ultima creazione per il teatro di Alessandro Serra di Teatro Persona, capitolo conclusivo della “Trilogia del Silenzio”, ispirato all’opera monumentale di Marcel Proust, (tremila pagine pubblicata in sette volumi), dove l’autore si è cimentato nel cercare di capire di cosa il tempo è costruito, nell’intento di fuggire il suo corso.

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Duramadre, una donna e i suoi figli. Crudele e irrisolta…

Consultando la scheda di presentazione di Duramadre, la nuova creazione di Fibre Parallele, al suo debutto in prima nazionale a Bassano del Grappa – spettacolo molto atteso – (ospite del B. Motion – sezione teatro- dell’Opera estate festival) anche per la fama e il prestigio che questa compagnia detiene, le note di regia di Licia Lanera,  spiegano quali e quanti personaggi animano la storia di una donna, madre – matriarca, i suoi figli, il mondo in cui vivono, le miserie umane cui sono costretti subire, e le regole di una strana famiglia, dove crudeltà, anarchia, severità, e strane forme di amore, si mescolano.

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