intervista marjana krajac

Choreoroamer #9: Marjana Krajac

Siete curiosi di conoscere meglio i segni particolari dei nove coreografi partecipanti a Choreoroam Europe 2011? Li abbiamo incontrati e “schedati”… Ecco le risposte di Marjana Krajac

Nome: Marjana Krajac

Data di nascita: 06.08.1974

Luogo di nascita: Zagabria, Croazia

Centro con cui partecipa a Choreoroam: Zagreb Dance Center (HR)

 

 

 

1) Marjana Krajac in tre parole
Sincera, diretta e filosofica

2) Definisci in una frase la tua ricerca coreografica
Mi spingo a tradurre concetti complessi di aspetti astratti in risposte molto semplici e allo stesso tempo dotate di una cinestetica sofisticata

3) Lo spettacolo che ti ha cambiato la vita
Vorrei nominare tre nomi o performance, perché c’è tra loro una stretta relazione e sono parte del mio mondo, anche se non hanno cambiato la mia vita… è ancora complicata come lo era prima di vedere questi spettacoli (ride, ndr). Dieci anni fa ho visto una performance chiamata Small hands di Anne Teresa de Keersmaeker; tre anni fa ho assistito a una performance che è per me ancora molto intensa ossia No Change or Freedom is a psycho-kinetic skill di DD Dorvillier. Un terzo nome molto importante per me è quello di Mårten Spångberg, che ho visto poche settimane fa a Impulstanz, e il suo lavoro è Spangbergianism, ossia un unico libro che colleziona i testi  molto interessanti del suo blog.

4) Se la tua vita fosse uno spettacolo, chi sarebbe il coreografo?
David Lynch

5) E se ti chiedessi di scegliere il coreografo tra uno dei Choreoroamers?
Marco D’Agostin

6) L’aspetto che preferisci di Choreoroam
Essere nel mezzo, fisicamente e mentalmente; non è facile, direi che è una sfida perché ogni giorno devi combattere, è difficile operare dentro queste strutture. Ma alla fine del giorno sono felice, ho la sensazione di andare verso posti sconosciuti e di stare in mezzo a persone che non mi conoscono e con cui non ho gli stessi punti di riferimento. È come costruire un software da zero, creando lunghe linee di codici per farlo funzionare, trovare l’errore e ripetere l’operazione; un lavoro dettagliato che prosegue sempre guardando avanti con una piacevole sensazione di costruire davvero qualcosa. 

 

 

7) L’aspetto più difficile di Choreoroam
In un certo senso è connesso con il contesto politico dove noi operiamo che si potrebbe articolare liberamente senza essere manipolato dalle domande che ci poniamo sulla vita, sul lavoro e sull’economia. Nessuno ha più una funzione politica perché al momento tutto sta collassando; c’è il tentativo, consapevole o inconscio di alcune persone, di superare questa struttura, pur essendo presente all’interno di ognuno. Ma la sensazione è che questi sforzi si perdano e che si stia ancora tentando di lavorare per trovare un modo di reagire.

 

8) Un ricordo che porterai con te di Choreoroam – Bassano del Grappa
Ho trovato il progetto di Choreoroam davvero molto connesso al Festival e tutto il team molto gentile, ospitale, che si prende davvero cura di noi e dell’intera atmosfera qui intorno. È come incontrare un nuovo amico e  la sensazione è che quando andrò via da qui sarà come andare via da un amico, non da degli eventi… È stato bellissimo essere qui.

 

Elena Conti / Carlotta Tringali

 

Per saperne di più visita il blog di Choreoroam Europe