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Hamlet in London

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Fino al 22 agosto al Wyndham’s Theatre di Londra sarà in scena l’Hamlet di William Shakespeare, interpretato da Jude Law per la regia di Michael Grandage. Al primo impatto colpisce l’austera e imponente scena curata da Christopher Oram: l’ambiente chiuso e  sacrale funge da interno, ma diviene anche cortile e foresta; l’appoggio delle suggestive luci – a cura di Neil Austin – e l’aggiunta di nebbia e neve sostengono l’immaginazione del pubblico, componente fondamentale affinché il “gioco del teatro” funzioni.

L’avvincente trama shakespeariana si srotola in un fluido e preciso incalzare di eventi, le azioni si susseguono rapide, fuse a parole che volano sulle lingue degli attori, i quali senza fretta né pesantezza ‘attuano’ ogni verso con precisione. I dettagli, già contenuti nel testo, vengono curati dalla regia con semplicità e vengono in questo modo esaltati: lo si nota nella delicatezza di scegliere pochi fiori come costante caratteristica della dolce Ophelia (col volto e la dolce voce di Gugu Mbatha-raw). La fanciulla li indossa come ornamento dei capelli ad inizio dramma, in seguito se ne priverà donandoli al fratello Laertes in partenza per il fronte. Quindi i fiori la accompagneranno nel delirio della pazzia fino a ritrovarli, infine, a decorarla nella tomba. Un’altra scelta interessante si nota durante l’incontro tra Hamlet e Gertrude (nella stanza della regina) nel quale è previsto dal testo che Polonius assista alla scena nascosto dietro una tenda: la regia, volendo far condividere al pubblico lo stesso punto di vista del consigliere del re, cala una drappo bianco all’altezza del boccascena e ricrea così una tangibile quarta parete semitrasparente attraverso la quale permette di osservare. Scelta semplice ed efficace.Nonostante la durata dello spettacolo (3h e 10 minuti) l’energia creata dagli attori si mantiene costante grazie all’unione del solido cast, che vede in scena, oltre agli attori già citati, Penelope Wilton nel ruolo di Gertrude, e Kevin R. McNally nel ruolo di Claudius.

Dà prova di grande energia Jude Law, che esprime la rabbia e la sofferenza del principe danese fino a lacrime e sudore; in un ruolo evidentemente sentito, l’attore è preciso ed espressivo in ogni sguardo ed abile nei repentini passaggi emotivi del personaggio.

Attraverso l’Hamlet di Michael Grandage, la vicenda del principe di Danimarca narrata dai versi di William Shakespeare continua a toccare e coinvolgere, mantenendo una forza incorrotta dal tempo.

Visto al  Wyndham’s Theatre, Londra