Tutti gli articoli del Tamburo di Kattrin
“Duramadre” è ambientato in un mondo d’un candore irreale, d’una sospensione metafisica; eppure diventa concretissimo quando i codici e le soglie d’accesso sono man mano svelati dalla modulazione d’energia degli attori. Fibre Parallele porta nuovamente in scena una realtà altra, magnetica e inquietante. →
“GMGS”, nuovo lavoro di Codice Ivan, racconta delle origini della condizione umana: da una pre-storia idilliaca e perfetta alla corruzione che accompagna l’evoluzione; indaga, insomma, intorno alla (in)felicità umana e lo fa con una gran quantità di registri e invenzioni sceniche, fra la dimensione ludica e quella politica. →
Due giorni forse non bastano per avere una visione completa di che cosa offre il Festival romano di Short Theatre diretto da Fabrizio Arcuri; come suggerisce il sottotitolo della rassegna iniziata il 5 settembre “se non vedi non credi”, si è sbirciato e pochi giorni sono bastati per credere e capire che aria si respira al Teatro India. →
In occasione di Short Theatre riproponiamo la recensione a Passo di Ambra Senatore. Cinque interpreti in scena, una linea compositiva originalissima, auto-ironia e colpi di scena: Passo è uno spettacolo incisivo e delicato, che affronta e confonde i rapporti e i margini di realtà e finzione. →
Prosegue il lavoro di Città di Ebla sul racconto di James Joyce “The Dead” e l’indagine sulla Fotografia a teatro. Un frammento che dimostra la necessità della compagnia di riprendere quel sezionamento delle potenzialità visive insite in pillole letterarie perfettamente compiute nella loro forma: la scrittura. →
Ad Andria il tendone del Cirque-Théâtre Rasposo ha occupato la piazza centrale della città per tutta la durata di Castel dei Mondi. Se a un festival l’aria che si dovrebbe respirare maggiormente è quella energica della festa, quella di invitare la compagnia di circensi francesi è stata la mossa più centrata dal direttore artistico Riccardo Carbutti. →
Si scardinano i tradizionali meccanismi teatrali di realtà e finzione con “The secret room” del duo italo-australiano Cuocolo-Bosetti: una cena per pochi intimi e un viaggio a ritroso nelle memorie più intime. →
Attraverso le presenze – le sagome fuggevoli di vite odierne che ombreggiano vite passate – Alessandro Serra e Teatropersona compongono questo debutto di “Aure”, immaginato seguendo la linea proustiana di “Alla ricerca del tempo perduto”. →
Spettatori e Attori. Soprattutto verso questi due poli della comunicazione teatrale si dirige lo sguardo del drammaturgo britannico Tim Crouch in “The Author”, messo in scena dal Teatro dei Borgia, compagnia operante anche nel circuito dei Teatri Abitati, tra Barletta e Corato. →
Prosegue e si conclude con “AURE” la trilogia del silenzio e della memoria di Teatropersona, opera presentata in anteprima (debutto) a Bassano del Grappa durante B.Motion 2011 e coprodotta da Operaestate Festival Veneto. Un lavoro complesso e raffinato in cui la parola regala la sua assenza. →