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Tutti gli articoli del Tamburo di Kattrin

Camera d’albergo

Debutta al Festival Primavera dei Teatri “Il Gregario”, scritto e diretto da Sergio Pierattini. Due ciclisti affrontano conflitti e tensioni in una stanza dell’Hotel Grande Italia. Sono gli anni di Coppi e Bartali; la Seconda Guerra Mondiale è appena finita.

Una quotidiana tragedia femminile

Una tragedia tutta al femminile quella che un uomo – Saverio La Ruina – porta in scena con “la Borto”, dimostrando un’incredibile sensibilità per saper cogliere i tratti più minimali e delicati dell’essere donna e tessere una poesia dai toni dolci ma dai contenuti asprissimi e profondamente veri.

Un Trattato per il contemporaneo

Un immaginario onirico, un baratro aperto, una visione dell’infanzia profondamente inquietante. La compagnia TeatroPersona porta in scena il “Trattato dei manichini”, un esempio di scrittura scenica profondamente basato sulla lezione dei grandi maestri della ricerca teatrale, un insieme di tecnica e passione per una visione sicuramente sopra le righe.

Pinter alla finestra

Teatrino Giullare rinchiude la prima opera del premio Nobel Harold Pinter rendendola visibile solo attraverso una piccola finestra: tra ombre, maschere e sagome “La Stanza” viene abitata da sei personaggi tra realtà e surrealismo, tra commedia e tragedia.

Cani traditi dai padroni

In prima nazionale viene presentato al Festival di Castrovillari “Perché il cane si mangia le ossa” un testo scritto da Francesco Suriano e ispirato all’attore in scena Carlo Marrapodi, ex metalmeccanico della Thyssen Krupp di Torino. Un viaggio di un emigrato al nord, di un lavoratore che si è salvato dalla tragedia di una fabbrica in cui si è manifestata la morte.

Una bambola per dormire

Con “Doll is mine” di Katia Ippaso il Festival Primavera dei Teatri si riempie di poesia. La bravissima Cinzia Villari e due musicisti in scena, che fanno da contrappunto al suo racconto, accompagnano lo spettatore in un viaggio notturno da risvolti emozionanti e drammatici.

Italia di ieri e di oggi

Nella sera della festa della Repubblica Italiana, in scena due lavori opposti che parlano del nostro Paese: “Sapore di sale” racconta del boom economico degli anni Sessanta e “L’Italia s’è desta” dipinge con ironia e sarcasmo l’Italia di oggi e la sua tragica realtà.

Ricordi, quelli che (non) restano

La compagnia Quellicherestano diretta da Fabrizio Parente porta in scena a Primavera dei Teatri in prima nazionale “Variazioni sul modello di Kraepelin”, testo scritto da Davide Carnevali che mette in luce il morbo di Alzheimer senza sfociare nel dramma.

Il rito che divide di Borrelli

Mimmo Borrelli con la Compagnia Marina Commedia Società Teatrale celebra un rito collettivo in memoria di due tragedie che il destino ha unito lungo i binari della linea ferroviaria Torregaveta-Montesanto.

E se ESSE avesse detto

“ESSEDICE” messo in scena da I Sacchi di Sabbia trasporta il pubblico nel fervido immaginario di GIPI – famoso fumettista toscano. Un fantastico connubio tra poetiche diverse che, grazie all’arte della maschera, restituisce una dimensione tra il ricordo e la fantasia. Personaggi disegnati e stilizzati si muovono sulle parole di colui che li ha creati vivendo.