Approfondimenti

Il ritorno ciclico delle stagioni umane

Uscire dal tempo e dalle immagini per ricollegarsi alla propria vita, alla propria realtà, nel tentativo continuo di forzare dei limiti per andare avanti e superare gli errori commessi da altri, in un passato a noi ignoto. A questo dovrebbe servire l’Arte, ma a volte abbiamo bisogno dell’aiuto di chi l’arte l’ha fatta pensando alle persone, prima che a questioni estetico-formali. Questo ci ha ricordato il regista Alvaro Bizzarri al collegio Ederle di Padova in occasione della proiezione del suo film “Lo stagionale”.

Dialogare nella Danza

È nato il primo gruppo autogestito che organizza jam di contact improvisation in Friuli Venezia Giulia: iniziativa da incoraggiare per lo sviluppo della danza in questa regione. Cos’è una jam? Jam è possibilità di incontrarsi e dialogare attraverso il linguaggio non della parola ma del corpo. Accessibile a danzatori e non, di ogni età, nello spazio circolare della jam non c’è leader, ciò che occorre sono solo apertura d’animo e voglia di mettersi in gioco.

Avvicinarsi alle (Iper)scene (2)

Mercoledì 27 gennaio, alla Fondazione di Venezia, viene presentato “Iperscene 2”, a cura di Jacopo Lanteri. Oltre al curatore del volume, introducono al dibattito Enrico Bettinello, direttore del Teatro Fondamenta Nuove, e Carlo Mangolini di OperaEstate, attraversando alcune delle questioni cruciali della ricerca teatrale contemporanea.

Il “cuore” degli Anagoor

All’interno della settimana appena conclusa che il Teatro Fondamenta Nuove gli ha dedicato, Anagoor ha anche condotto un laboratorio sul battito e il sentimento, il cui titolo riassume perfettamente questi due elementi fondamentali del week end di lavoro: “Cuore”.

Controscena e Scena: la parola agli artisti

Mercoledì 13 gennaio, al Teatro Aurora di Marghera, artisti, critici, operatori si sono incontrati per fare il punto sulla nuova scena teatrale italiana: molti gli interventi, le visioni e le sfaccettature emerse alla seconda edizione di Scena & Controscena, convegno a cura di Teatro Aurora – Questa Nave e Fondazione di Venezia.

DiversaMente Attori

DivesaMenteDal 24 al 29 novembre si è svolta a Bologna la prima edizione di DiversaMente, festival di teatro e psichiatria, nato dalla collaborazione tra la Regione Emilia Romagna e Arte e Salute Onlus. La rassegna ,che ha visto i suoi spettacoli andare in scena alla Sala Interaction presso il Teatro Arena del Sole, è parte di un progetto che vede gli stessi spettacoli circuitare per tutta la regione fino a metà gennaio per la rassegna MoviMenti.

Un tubo catodico a ciel sereno

Pensare per immagini ha sempre significato avere visioni interiori in grado di illuminare idee, concetti, emozioni. Ma quale ruolo gli si può riconoscere in un mondo in cui l’immagine diventa elemento grammaticale fondamentale del pensiero? Cosa accade quando, trafitti da fotogrammi e fotografie, l’immagine perde il suo carattere epifanico? “NO-SIGNAL” della compagnia bolognese Teatrino Clandestino, cerca di rispondere a queste domande, costruendo un complesso quadro in grado di analizzare e denunciare le strutture della comunicazione nell’epoca contemporanea.

Lo sguardo fuori dalla finestra di Claudia Sorace

Una domenica pomeriggio diversa, passata a fare un’intima ‘chiacchierata’ sul teatro di ricerca e sulla scena di Claudia Sorace dei Muta Imago, in un incontro con la giovane regista, il critico Gianfranco Capitta e il direttore dell’Amat Gilberto Santini.

Rapimenti: per uno spettatore preciso

Fra i percorsi che avvicinano le diverse performance in programma nella 39° edizione del festival di Santarcangelo diretta da Chiara Guidi, si può trovare quello dell’attivazione dello spettatore. Il suo sguardo è sottratto alla convenzionale autonomia di collocazione – e di giudizio! -nel nome, appunto, di un’enorme libertà interpretativa, per essere diretto verso una funzione estremamente precisa rispetto all’opera con cui si confronta: un’attivazione più di progetto che effettiva, non indipendente ma ordinata ed organizzata secondo le necessità della performance.

Ricerca Centrifuga

Si conclude ieri il ciclo di performance proposto dal Work Center Grotowski and Thomas Richards. “Electric Party”, è lo studio condotto su materiali sonori di canti e poetiche sviluppatosi tra Nord e Sud America, una ricerca in corso da due anni, che porterà allo sviluppo di una drammaturgia e di un opera completa per l’autunno prossimo.