Special Guest: Tommaso Chimenti da B.Motion 2011

foto di Adriano Boscato

Per il Diario di Bordo di B.Motion 2011 la redazione del Tamburo di Kattrin si apre ad accogliere contributi e segni degli ospiti del Festival: critici, studiosi, operatori che passano per Bassano del Grappa in questi giorni sono invitati a lasciare un intervento sulle nostre webzine, per raccontare, tramite i diversi canali del web, quello che accade a B.Motion.

Altri contributi da Tommaso Chimenti, special guest del Tamburo di Kattrin, che ha seguito tutta la settimana di B.Motion Teatro: on-line su Il Corriere Nazionale l’incontro con Ricci e Forte, The dead di Città di Ebla e una panoramica sui giovani artisti del festival.

 

“Premio Scenario” teatro e tanti giovani artisti…

Al Premio Scenario sono usciti negli ultimi anni nomi che hanno, di fatto, cambiato, mutato, rivoluzionato, l’idea di sentire, vedere, usare il teatro. Da qualche anno sembra che la scena si sia appiattita. Forse è un momento di rigurgito, quel passo indietro che è sempre utile al progresso. Aspettiamo i due passi avanti. Nella penuria, commentiamo, nella pochezza cerchiamo un barlume, scovandolo, forse era solo un riflesso, anche dove non c’è luce. Ci mancano i santi e gli eroi. Chi salvava la baracca. Chi portava a casa l’applauso. Chi faceva respirare.

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Coppia Ricci-Forte, connubio perfetto della drammaturgia odierna

La città è già elettrica. Da alcuni giorni alcuni loro attori simbolo e icone e muse sono in giro per teatri a visionare i vari spettacoli del B Motion. Giuseppe Sartori e Andrea Pizzalis sono riconoscibilissimi. Ed hanno il loro seguito. Chiamalo zoccolo duro. Nel tardo pomeriggio Stefano Ricci e Gianni Forte, ormai l’epiteto Ricci/Forte è diventato un vero e proprio brand di successo (non ci meraviglieremo se un giorno ne nascesse una linea d’abbigliamento completa), hanno incontrato il critico teatrale Andrea Porcheddu, puntuale e sornione, ficcante e deciso, che, per la casa editrice Titivillus alcuni mesi fa ha curato il volume, dedicato a “Macadamia Nut Brittle” di R/F, con una prefazione-introduzione illuminante, stimolante, arguta ed acuta: da sottolineare, un piccolo capolavoro a margine di un altro. Stefano Ricci è il front man, ha piglio, prende la parola.

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“The dead” di Joyce riletto in chiave quasi cinematografica

Pensavamo di essere andati a teatro. Ci siamo ritrovati al cinema. Nobile spaesamento, cambio di rotta, slittamento di binari. Dall’omonimo racconto di Joyce, il “The dead” dubliner, rivisto nella chiave di lettura dei forlivesi Città di Ebla (ideatori anche del festival “Ipercorpo”, quest’anno dal 20 al 25 settembre, dal titolo “Premere sui confini”, spostatosi dai Magazzini Interstock nel complesso in disuso SITA/ATR; www.cittadiebla.com) prende sembianze e visioni giallo ocra. In una scena dove un filtro seppia rimanda la memoria al passato, una camera alto borghese (una signora nelle vicinanze esclama: “Che tradizionale!”) che occhieggia ed ombreggia dietro il fine paravento che lascia intravedere senza svelare, celando, ma non del tutto, l’azione della signora (Valentina Bravetti concentrata ed intensa) che si prepara ad uscire in movimenti da “Io ballo da sola”.

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‘The dead’ di Joyce riletto in chiave quasi cinematrografica

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