cartolinedalfestival #3

Abbiamo chiesto ai danzatori e coreografi di B.Motion che hanno abitato Palazzo Sturm nelle ore pomeridiane, di lasciarci alcune immagini e poche parole che raccontino il loro lavoro, la loro performance, la loro ricerca. Una cartolina da B.Motion.

Lo sguardo del caneElena Giannotti

Incontro con Elena Giannotti

«Lo sguardo del cane è parte di un progetto più ampio, Rider in Arena, che prevede una serie di soli, come solo è il cavaliere nell’arena. È un lavoro sulla visione, sul rimbalzo della visione tra spettatore, performer e qualcos’altro, o qualcun altro».

Suggestione

«Ho preso spunto da La visione di Sant’Agostino del Carpaccio, parte del ciclo sulle storie di San Girolamo. L’episodio racconta l’apparizione di San Girolamo ad Agostino per annunciare la propria morte».

Visione di sant'Agostino - Vittore Carpaccio

Visione di sant’Agostino – Vittore Carpaccio

«Sant’Agostino vede fuori dalla finestra San Girolamo, e il maltese che sta nello studio guarda nella sua direzione. Ma il cane guarda Sant’Agostino o vede San Girolamo? Mi interessa quest’ambiguità, che trasporto nella performance. Creo una visione o no? Lo spettatore guarda me che guardo qualcos’altro o guarda direttamente la ‘cosa’ creata, l’immagine creata? Tutti possiamo essere come il piccolo cane».

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Ritmo

«C’è un ritmo nella visione e un ritmo nell’ascolto. Il silenzio favorisce l’ascolto e dà spazio alla musicalità del movimento, mentre il sottofondo musicale avvolge e amalgama movimento e visione. Preferisco sentire il respiro del luogo, entrare in contatto con esso e voglio che si percepisca una frammentarietà, un ritmo che viene solo dal corpo».

Luogo

«Trovo che Palazzo Sturm dia un valore aggiunto a questa performance, che è stata realizzata sia in blackbox che in stanze affrescate, com’è stato a Castiglioncello, nell’ambito di Inequilibrio, e com’è successo qui. È un lavoro scarno, minimale, un solo basato sul movimento, che risulta valorizzato da queste pareti, da questo palazzo».

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Movimento

«C’è un’idea di vento: inizia la performance e comincia a rotolare la coreografia. Lo stare nel movimento dura pochi istanti. Andare avanti e non fermarsi mai. Il vento che mi spinge in avanti mi costringe a dimenticare ciò che ho fatto prima. Porta leggerezza».

* La redazione di b-stage 2013 è composta da Elena Conti, Roberta Ferraresi, Rossella Porcheddu, Carlotta Tringali

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