Tutti gli articoli del Tamburo di Kattrin
“Figlidiunbruttodio” è uno spaccato reale sulla società in cui viviamo: una società bulimica, malata, riflessa in un mondo dello spettacolo che tende ad inglobare, usare, ingurgitare uomini per poi risputarli fuori annullati. Lino Musella e Paolo Mazzerelli sono bravissimi autori e interpreti di un testo che gioca sul sottile filo della comicità amara. →
Città di Ebla affascina il pubblico di Primavera dei Teatri portando in scena “La Metamorfosi – Seconda Mutazione”. Un lavoro complesso ed essenziale che suggestiona grazie ad una performance corporea di altissimo livello. →
Nel primo giorno di workshop di scrittura drammaturgica, che si tiene al Festival Primavera dei Teatri, l’“insegnante” d’eccezione Edoardo Erba incontra i partecipanti e sottolinea come sia necessario avere un vocabolario comune per intendersi e non cadere in incomprensioni. →
C’era una volta la performance, abitava i luoghi più disparati, poteva durare pochi minuti come interi giorni, ed era tenuta separata dal palcoscenico. Correva il secolo ‘900, poi qualcosa è cambiato… →
Ieri in scena la compagnia Carro di Tespi con “La violenza”, un testo importante ispirato alla figura di Giuseppe Fava, giornalista e scrittore siciliano ucciso dalla mafia ventisei anni fa. Uno spettacolo per non dimenticare, per non lasciarsi andare all’oblio. →
«Che cosa è totalmente e inesorabilmente calato nel Novecento, e che cosa invece potrebbe spingerci o accompagnarci nel domani?» si domanda Renato Palazzi per Linus, per poi ripercorrere con leggerezza e misurati affondi gli ultimi centodieci anni alla ricerca di risposte. Uno spunto interessante che può dar seguito ad altre riflessioni. →
Il giorno in cui viene reso ufficiale il premio della critica all’Associazione Questa Nave, va in scena “Lucia nel bosco con quelle cose lì”: ultima produzione della regista Francesca D’Este liberamente ispirato all’inquietante racconto di Peter Handke. →
Effetto Larsen sotto la guida di Matteo Lanfranchi, affronta “Amleto” di William Shakespeare, indagando il dramma dal punto di vista del principe di Danimarca e concentrandosi sul rapporto tra piano reale e piano onirico che può emergere dal filtro distorto che è la mente del protagonista. →
La compagnia milanese Animanera porta in scena Fine Famiglia, una commedia divertente e a tratti appassionante sulla famiglia nella sua peggiore, ma anche realistica, accezione: quel nucleo soffocante in cui si forgia inevitabilmente ciò che si è, e a cui spesso si dà la responsabilità di ciò che non si è diventati. →
L’ultimo devastante e originale lavoro di Ricci/Forte è Macadamia nut brittle: la sempre più diffusa difficoltà di varcare la soglia dell’età adulta in una società farcita di televisione e consumismo, in cui il tentativo di piacere agli altri diventa prioritario al costruirsi un’identità e crescere. Un Teatro che sa essere schietto e violento, in un mondo che non vuole staccare gli occhi e le menti dallo schermo della tv. →