Videointervista a Yoshi Oida

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Yoshi Oida nasce in Giappone e, a soli 12 anni, muove i primi passi nel teatro Kyogen e nel teatro Noh (forme di teatro tradizionale giapponese). Nel 1968 incontra a Parigi Peter Brook e poco dopo entra a far parte del C.I.R.T. (Centre International de Recherche Théâtrale) creato dal regista inglese, diventandone uno degli elementi fondanti e partecipando a tutte le esperienze del Centro: dai celebri viaggi, alla maggior parte delle creazioni teatrali. È stato interprete di molti spettacoli di Brook: Orghast, The Conference of the birds, The Iks, The Mahabharata, La Tempête, The Man Who, Qui est là?, Tierno Bokar. Dal 1975 è anche regista e ha diretto numerosi spettacoli teatrali (Interrogations, The Tibetan Book of Deads, The Divine Comedy, Madame de Sade di Yukio Mishima, Finale di Partita di Samuel Beckett), di opera lirica (tra gli altri Nabucco di Giuseppe Verdi, Winterreise di Franz Schubert, Death in Venice di Benjamin Britten, Il mondo della luna di Joseph Haydn, Don Giovanni di Mozart) e di danza (Les Bonnes tratto da Jean Genet con Ismael Ivo). Lavora costantemente alla riduzione drammaturgica e alla regia di testi e racconti provenienti dalla tradizione giapponese (Kayoï Komachi, The Story of Kantan e Han-Jo tratti da testi del teatro Noh, Fiori di Riso Fiori di Fango tratto da testi del Kyogen, The Hunting Gun, The Woman in the Dune da novelle giapponesi). Oida è anche attore cinematografico (I racconti del cuscino di Peter Greenaway, The eyes of Asia di João Mario Grilo). Ha scritto e pubblicato L’attore fluttuante, L’attore invisibile e, recentemente, L’acteur rusé. Da decenni trasmette la sua esperienza teatrale con stage e seminari in tutto il mondo.

(dal Catalogo del Festival Teatri delle Mura)

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