Tutti gli articoli del Tamburo di Kattrin
Un teatro agito, una recitazione che arriva diretta allo stomaco: la compagnia bielorussa Belarus Free Theatre presenta per la prima volta in Italia “Being Harold Pinter” e “Zone of silence”, due lavori che hanno già riscosso il successo internazionale. →
Epifanie su schermi d’oro e spazi immersi in luci crepuscolari: in scena a VIE – Scena Contemporanea Festival dal 9 all’ 11 ottobre, le compagnie Dewey Dell e Circolando regalano al pubblico immagini e suoni in grado di condurlo in territori tanto ignoti quanto familiari. →
Si può definire un allestimento dal gusto decisamente “espositivo”, quello che vede Thomas Ostermeier, regista tedesco poco più che quarantenne, confrontarsi per la terza volta in pochi anni con la scrittura di Henrik Ibsen. Dopo “Casa di bambola” ed “Hedda Gabler”, è la volta di “John Gabriel Borkman”, che, dopo quasi un anno di tournée europea, apre la quinta edizione del festival VIE di Modena. →
Serata internazionale di manipolazioni e atmosfere magiche la terza ed ultima in programmazione al FoPA09 di Pola: in scena il danese Senor StetS al magazzino ex-Porrer e lo spagnolo Migui Mandala Sol all’ex-Istra. “Cuerdo” è uno spettacolo che sta tutto in una valigia: pochi elementi – tre corde, alcune trappole per topi →
Il FoPa – Festival of performing arts di Pola – si apre con due lavori altamente diversi tra loro, ma che coabitano il medesimo luogo: l’area dell’ex forno crematorio dell’ospedale vecchio di Pola. Da una parte scatole di cartone si animano celando sempre i performer, poco più in là il lavoro è tutto incentrato sul corpo di una ballerina vestita di bianco. →
Fino al 22 agosto al Wyndham’s Theatre di Londra sarà in scena l'”Hamlet” di William Shakespeare, interpretato da Jude Law per la regia di Michael Grandage. Al primo impatto colpisce l’austera e imponente scena curata da Christpher Oram: l’ambiente chiuso e sacrale funge da interno, ma diviene anche cortile e foresta… →
Su tacchi altissimi da drag-queen, fra piume di struzzo, pizzi e accessori curatissimi, si presentano le figure che popolano “Alice nel paese delle meraviglie”. Fasciati in gonne con le balze, stretti in bustini e in frammenti di abiti barocchi, gli attori sembrano portare su di sé tutto quello che resta dell’estetica, dell’etica e della cultura occidentali, dopo che sono passate nella gigantesca macina della fine del capitalismo, della coscienza post-coloniale, delle rivendicazioni di genere, dell’autonomia dell’opera e del lettore. →
Recensione a “Non facciamone una tragedia” -Progetto Brockenhaus
“Il misantropo – “Moliere di Mario Perrotta →
Fra i percorsi che avvicinano le diverse performance in programma nella 39° edizione del festival di Santarcangelo diretta da Chiara Guidi, si può trovare quello dell’attivazione dello spettatore. Il suo sguardo è sottratto alla convenzionale autonomia di collocazione – e di giudizio! -nel nome, appunto, di un’enorme libertà interpretativa, per essere diretto verso una funzione estremamente precisa rispetto all’opera con cui si confronta: un’attivazione più di progetto che effettiva, non indipendente ma ordinata ed organizzata secondo le necessità della performance. →
E’ un gioco di coppie, un perdersi e lasciarsi per trovarsi ancora, un incontro-scontro, un crocicchio di vite inestricabile, un gomitolo di rapporti spesso malati e incurabili il filo che lega “Le2stanze” di Alfonso Postiglione e “Iago, Desdemona e Otello” di Roberto Latini, due spettacoli sulla coppia e sulla morte, sul dolore e sulla redenzione →