Tutti gli articoli del Tamburo di Kattrin
Tintinnii di bottiglie, una soave melodia composta in completa autonomia dai tasti di un pianoforte e il rumore seriale prodotto da un ago di una macchina da cucito: sono queste le sonorità teatrali che il gruppo Masque teatro ha portato a Santarcangelo 39, il noto festival delle arti sceniche diretto quest’anno da Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio. →
Quattro personaggi arrivano in una città devastata dalla guerra provocata dalla loro stessa fazione. Cercato il contatto con gli abitanti, si presentano, narrando la propria storia e il modo in cui l’arte ha dato senso alle loro vite e guarito i loro traumi. →
«La vostra città è in rovina.» Esordisce così lo spettacolo “Nascita di una nazione”, scritto da Mark Ravenhill e portato in scena dall’Accademia degli Artefatti. →
Recensione a Pop Star – di Babilonia Teatri La prima regionale di Pop Star, nuovo spettacolo della compagnia Babilonia teatri, strappa ripetuti ed entusiasti applausi alla quasi totalità del pubblico del Bastione Alicorno, dove si è svolta la performance. In scena solo tre bare rigorosamente sigillate. Sulle note di Sei Ottavi (Rino Gaetano), Simone Brussa, →
I giovani ed esplosivi Babilonia Teatri abbandonano alcuni elementi caratterizzanti del proprio lavoro per confrontarsi per la prima volta con un testo e una storia. →
Scritto sul finire degli anni quaranta e pubblicato nel 1962, “Sogno di una cosa” è il romanzo d’esordio di Pier Paolo Pasolini, che in questo esperimento narrativo descrive, a suo modo, il mondo contadino friulano dell’immediato dopoguerra →
La regia di Claudio Longhi inizia attraverso un’azione sullo spettatore, prima che sull’attore o sul testo. Una riflessione sullo spazio e sul contesto, indotta dal copione: “La notte poco prima della Foresta”, di B.Marie Koltès nasce come monologo ma ha la struttura di un dialogo, un lungo dialogo con un interlocutore che non risponde. →
Fatti accedere negli umidi ambienti sotterranei del Bastione Alicorno, gli spettatori giunti a vedere “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès, prendono autonomamente una sedia e si dispongono a piacere all’interno dell’ambiente proposto. L’impronta registica di Claudio Longhi – che con questo spettacolo dà inizio al ‘Progetto Koltés’- è fin da subito d’impatto. →
Con “Orson Welles’ Roast” Giuseppe Battiston e Michele De Vita Conti, firmatario anche della regia, compongono un omaggio in forma di roast – arrosto: una sorta di ironico elogio per iperboli inflitto, nella tradizione anglosassone, alle persone importanti in occasione di celebrazioni che li vedono protagonisti. →
Un testo appartenente a una realtà lontana, ambientato nella campagna friulana del secondo dopoguerra, viene attraversato nei suoi punti salienti da un solo attore in scena: “Il sogno di una cosa” di Pier Paolo Pasolini torna con sfumature neorealiste nel libero adattamento teatrale di Roberto Citran. →