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Can you RePET? Il teatro a emissioni zero

Straligut Teatro | Comune di Monteroni d’Arbia | Provincia di Siena

Can you RePET? Riciclo e teatro vanno d’accordo a Monteroni d’Arbia

A Monteroni d’Arbia Can You RePET?, la rassegna di teatro per famiglie sensibile alle tematiche dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente, organizzata da Straligut Teatro in collaborazione con Comune di Monteroni d’Arbia e Provincia di Siena. 

Can You RePET? non è solo teatro. E’ infatti partita la gara di raccolta differenziata alla scuola primaria Gianni Rodari, preceduta da una settimana di incontri e lezioni sulle tematiche ambientali tenuti da esperti di Sienambiente, Corepla ed Apea. La gara e l’installazione della macchina ritira vuoti all’interno della scuola sono state accolte con grande entusiasmo dagli alunni, che si sono impegnati fin da subito nella raccolta delle bottiglie. Tutto il PET raccolto, insieme a quello che sarà portato in biglietteria dagli spettatori della rassegna, contribuirà a compensare i consumi della manifestazione. Alla fine della gara, le classi che avranno raccolto più PET potranno visitare gli impianti di valorizzazione di tutti i materiali delle raccolte differenziate e del riciclo della plastica.
Fino
al 22 dicembre al Supercinema di Monteroni d’Arbia, Can You RePET? propone al pubblico della Val d’Arbia 6 spettacoli per grandi e piccini, che fanno della qualità, della fantasia e del divertimento i loro punti di forza.
20 centesimi di sconto per ogni bottiglia di PET portata in biglietteria
, per aiutare a ridurre, magari fino ad azzerare, i consumi e le emissioni di Co2 della rassegna.

Sul sito www.straligut.it è possibile reperire tutte le informazioni sugli spettacoli e soprattutto seguire in tempo reale il conteggio della Co2 prodotta dalla rassegna e quella compensata da pubblico e studenti della scuola Gianni Rodari.
Can You REPET? è promosso da
Straligut Teatro in collaborazione con il Comune di Monteroni d’Arbia, con il patrocinio della Provincia di Siena, il contributo di Banca Monte dei Paschi di Siena, Corepla, Sienambiente, Siena Auto, Zurich, Aequa Immobiliare, Arbia Servizi, Tendonificio Senese, Immagine Studio. Ipartner tecnici sono Estra, Apea Siena, Revet ed Ecobingo.

PROGRAMMA

SABATO 24 NOVEMBRE ore 21.30
MOMENTI FILU’ – Alvalenti
con Alvalenti e Silvia Saturnia
Spettacolo per famiglie

DOMENICA 25 NOVEMBRE ore 17.30
ROSASPINA – Teatro del Piccione
di Simona Gambaro
regia Antonio Tancredi
con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta
dai 5 anni

DOMENICA 2 DICEMBRE ore 17.30
SECONDO PINOCCHIO – Compagnia Burambò
di Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
Spettacolo di burattini pupazzi e attore, dai 5 anni

DOMENICA 9 DICEMBRE ore 17.30
DISEGNAR SOGNANDO – Alvalenti show lab
di e con Alvalenti e Silvia Saturnia
Spettacolo grafico teatrale per ragazzi, dai 5 anni

DOMENICA 16 DICEMBRE ore 17.30
LA NOTTE DEL KENTUK – Straligut Teatro
di e con Simona Rota
progetto grafico e scenografia Alice Leonini
supervisione Fabrizio Trisciani
dai 4 anni

SABATO 22 DICEMBRE ore 21.30
(all’interno della Festa degli Auguri di Natale)
SANDOKAN o la fine dell’avventura – I Sacchi di Sabbia
da “Le Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari
scrittura scenica Giovanni Guerrieri
con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
Spettacolo per famiglie

 

Info | www.straligut.itinfo@straligut.it

Prenotazioni | +39.331.3022101

Da TeatrInScatola: Ergo non sei raccontato da Matteo Antonaci

Ultimo appuntamento della rassegna senese TeatrInScatola curata da Straligut Teatro: dal 21 ottobre al 27 novembre ogni venerdì è stato dedicato al teatro contemporaneo e all’incontro tra compagnie, operatori e i critici delle redazioni di Teatro e Critica e Il Tamburo di Kattrin. Il 27 ottobre è andato in scena Ergo non sei di Teatri Alchemici: qui sotto la riflessione di Matteo Antonaci.

Di madonne e di madri – Teatri Alchemici per TeatriInScatola
di Matteo Antonaci

Chiude la quinta edizione del festival TeatrInScatola, diretta da Straligut Teatro, la compagnia siciliana Teatri Alchemici con lo spettacolo Ergo non sei, progetto finalista del premio Fringe2Fringe 2010.
Su una scena completamente nuda Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, membri fondatori della compagnia, raccontano la storia di Michele, un quarantenne, assistente della cattedra universitaria di storia e filosofia, solitario, celibe e ateo, improvvisamente coinvolto in una bizzarra quanto inspiegabile rivelazione: un conclave di madonne, sotto suggerimento della Madonna del Ponte, ha scelto Michele come eletto per diffondere il nuovo vangelo e parlare al mondo con animo illuminato. A fare da sfondo alla vicenda è il rapporto che il protagonista instaura con la madre, donna con la quale convive da sempre.
In bilico tra l’ironia dissacrante di Angels in America e un dramma tinteggiato dai caratteri simbolici ed iconici di un sud Italia permeato dalla cultura cattolica, tra madonne en travesti, comari e preti impiccioni, Teatri Alchemici indaga il tema del libero arbitrio. Siamo davvero liberi di prendere delle decisioni? Cosa cambia o porta avanti la nostra vita? Quanto siamo responsabili delle nostre scelte, o, ancor più della nostra incapacità di scelta?

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Da TeatrInScatola: MyArm raccontato da Simone Nebbia

Dal 21 ottobre al 27 novembre, la quinta edizione di TeatrInScatola si articola in un doppio appuntamento settimanale: la serata del venerdì è dedicata agli adulti mentre la domenica pomeriggio l’attenzione si sposta sui bambini. Il cartellone è indicativo dello sguardo curioso, e allo stesso tempo critico, che Straligut Teatro rivolge al teatro contemporaneo italiano. A seguire le rappresentazioni del venerdì torna lo spazio dedicato all’incontro e al confronto con gli artisti, che si arricchisce quest’anno della presenza, oltre quella ormai consueta della critica, degli operatori teatrali. TeatrInScatola 2011 ospita le redazioni di Teatro e Critica e de Il Tamburo di Kattrin mentre tra gli operatori saranno presenti Luca Ricci, Edoardo Favetti, Simone Martini, Roberta Nicolai, Andrea Nanni ed Elvira Frosini.

Il 28 ottobre è andata in scena Accademia degli Artefatti che ha presentato My Arm di Tim Crouch diretto da Fabrizio Arcuri con in scena Matteo Angius ed Emiliano Duncan Barbieri; a discutere con loro dopo lo spettacolo: Simone Martini e Simone Nebbia di Teatro e Critica, il cui approfondimento è pubblicato qui sotto.

Ri-vedendo My Arm a Siena: portiamo i Teatri fuori dalla Scatola
di Simone Nebbia

TeatrInScatola. Sala Lia Lapini. Il programma che l’anno scorso era dentro una scatolina di cartone riciclato stavolta arriva dentro una boccettina di plastica, riciclata anch’essa, con il messaggio dentro. Certe piccole resistenze artistiche, mi dico, arrivano come trasportate dalle onde degli oceani, certi di una sponda – approdo – che diventi terra. La propria. Ormai l’autunno conta la tappa senese con una cadenza di estrema puntualità: segno delle buone iniziative è la loro affermazione nei progetti e nella memoria di chi le frequenta. Così anche in questo folle autunno Siena schiude la sua bellezza oltre le Porte dell’accoglienza monumentale: mai fu più dolce, entrare in un fortino. La rassegna, che aveva aperto venerdì 21 ottobre 2011 con Western di Massimo Schuster e andrà avanti fino al 27 novembre 2011, invita al secondo appuntamento uno spettacolo non “nuovo” – e questo ci sarà molto utile per l’analisi – di Accademia degli Artefatti: My Arm di Tim Crouch, con la regia di Fabrizio Arcuri e con in scena Matteo Angius ed Emiliano Duncan Barbieri. Questo invito è piuttosto comodo per introdurre l’altro, sequenziale, che coinvolge critici e operatori ad incontrarsi proprio sul tema larghissimo di cosa desideriamo intendere per “novità” in ambiti artistici e in generale sulla difficoltà di sistema nella gestione di produzione e circolazione delle opere. Il progetto, che si appoggia alla nostra ormai consueta Situazione Critica, chiama un diverso critico di una delle due webzine ogni volta all’incontro con un diverso operatore, dopo lo spettacolo.

My Arm è un’ottima conferma del progetto culturale di Accademia degli Artefatti attorno alla figura umana calata in una realtà che non sa più cogliere, scegliendo non a caso di dedicarsi alla drammaturgia contemporanea anglosassone che meglio di tutte ha saputo interpretare la moltiplicazione dei piani di realtà e ne ha portato a fondo il carattere grottesco che di essa è ovvia conseguenza…

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Da TeatrInScatola: Schuster raccontato da Sergio Lo Gatto

Dal 21 ottobre al 27 novembre, la quinta edizione di TeatrInScatola si articola in un doppio appuntamento settimanale: la serata del venerdì è dedicata agli adulti mentre la domenica pomeriggio l’attenzione si sposta sui bambini. Il cartellone è indicativo dello sguardo curioso, e allo stesso tempo critico, che Straligut Teatro rivolge al teatro contemporaneo italiano. A seguire le rappresentazioni del venerdì torna lo spazio dedicato all’incontro e al confronto con gli artisti, che si arricchisce quest’anno della presenza, oltre quella ormai consueta della critica, degli operatori teatrali. TeatrInScatola 2011 ospita le redazioni di Teatro e Critica e de Il Tamburo di Kattrin mentre tra gli operatori saranno presenti Luca Ricci, Edoardo Favetti, Simone Martini, Roberta Nicolai, Andrea Nanni ed Elvira Frosini.

Tra i tanti artisti si trova il celebre marionettista Massimo Schuster che ha aperto la manifestazione con la prima nazionale del suo ultimo lavoro, Western; a discutere con lui dopo lo spettacolo: Luca Ricci e Sergio Lo Gatto di Teatro e Critica, il cui approfondimento è pubblicato qui sotto.

Al debutto Western di Massimo Schuster: a TeatrInScatola per discutere del sistema teatrale
di Sergio Lo Gatto

Quinta edizione per TeatrInScatola, piccola rassegna che negli anni ha saputo diventare un piccolo appuntamento cult per i senesi e non solo. Un carnet di appuntamenti che fa da ponte tra la chiusura dei festival estivi, l’inizio delle stagioni e la pausa estiva. Ci si ritrova allora tutti intabarrati a commentare il freddo precoce di questa Siena sempre accogliente, stipati nel piccolo foyer della Sala Lia Lapini. Quindi innanzitutto un’occasione di incontro. Unito alla possibilità di vedere alcuni lavori nuovi e meno nuovi e il vincitore del bando annuale InBox, a tentare di essere protagonista è anche lo spazio di discussione intorno al teatro. A far da sponda a queste discussioni è anche il progetto Situazione Critica: redattrici e redattori di Teatro e Critica e de Il Tamburo di Kattrin sono invitati, post-spettacolo, a una conversazione aperta con un operatore teatrale ogni volta diverso, declinata però su un macro-tema: “Il nuovo è il prossimo vecchio?” Ci capita spesso, ultimamente, di interrogarci su certe logiche di produzione e distribuzione che regolano il teatro. Di solito si cominciano discorsi come questi con le parole “in tempi di crisi…” Ma la verità è che anche in tempi di boom economico, a definire la scala di priorità e valore del sistema teatrale, sono le possibilità di sostenere e far circolare un’opera d’arte. Anche prima che si cominci a questionare, di essa, la rilevanza all’interno di un discorso culturale o il salto di poetiche che rappresenta.

Il primo appuntamento ha trovato spazio dopo il debutto nazionale del divertentissimo spettacolo di Massimo Schuster (Théâtre de l’Arc-en-Terre, Marsiglia), Western.

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