L’uomo contemporaneo sulla No Man’s Island

Roberto Latini presente a No Man's Island con "Noosfera Lucignolo"

Non si parla più di terra ma di isola appartenente a nessuno. L’incomunicabilità cara al drammaturgo Harold Pinter e del suo No man’s land diventa a Macerata No Man’s Island, la visione di un’isola, dell’uomo contemporaneo intrappolato nell’individualità e nel suo tentativo di affermazione all’interno di un’inesistente totalità.

È nata nella provincia marchigiana nel novembre 2010 una rassegna coraggiosa, significativa e soprattutto permanente (una difficile qualità per l’uomo di oggi) di drammaturgia e critica intitolata No.M.I/No Man’s Island – Solitudini da osservare organizzata dalla compagnia teatrale Nessunteatro e diretta da Fabrizio Baleani e Matteo Ripari con l’organizzazione di Silvia Vagnoni.

Giovani con la voglia di mostrare, grazie anche al patrocinio della Città di Macerata, spettacoli che spesso faticano ad arrivare nelle piazze marchigiane: dall’anno scorso sono passati per questa città artisti molto quotati nel panorama teatrale nazionale come Accademia degli Artefatti, Daniele Timpano e Roberto Latini con il suo Libero Fortebraccio Teatro, ma anche critici noti che hanno tenuto incontri pubblici come Attilio Scarpellini, Graziano Graziani, Pierfrancesco Giannangeli e Katia Ippaso.

Non ci sono termini e non ci sono scadenze, gli appuntamenti arrivano quando si riescono a trovare date e fondi possibili per organizzare belle serate in cui il teatro e l’incontro tra individui sono al centro, importanti per aprire finestre sull’inaspettato e su parole o immagini che fanno vibrare l’uomo. Proprio come è successo alla recente presentazione del libro Io sono un’attrice. I teatri di Roberto Latini a cura di Katia Ippaso: presenti la stessa critica, l’artista chiamato in causa e Pierfrancesco Giannangeli in veste di acuto coordinatore, l’incontro ha regalato vive emozioni a chi, seduto tra gli uditori nella piccola saletta della libreria La Feltrinelli, ha espresso con voce rotta un ringraziamento sentito (ancor prima di vedere lo spettacolo, come ha ironizzato Roberto Latini) per la capacità di evocare bellezza e verità attraverso pensieri detti a voce alta e che difficilmente si incontrano nella quotidianità.

Momenti di scambio importanti quelli portati da Nessunteatro, associazione culturale di San Benedetto (AP) che progetta idee destinate alla ricerca teatrale e che ha partecipato a diversi festival e rassegne (come Nuove Sensibilità o Premio Scenario). Importanti inoltre perché non solo invitano a Macerata artisti noti, ma danno visibilità anche a quelli che si stanno facendo spazio nel panorama culturale e che meritano attenzione. Tra coloro che sono passati al Teatro Lauro Rossi e al Teatro Don Bosco, oltre la stessa compagnia Nessunteatro, anche il videomaker Fabio Fiandrini, la fotografa Eleonora Castelli, la storica e traduttrice Chiara Petroni, il docente Roberto Cresti, le allieve dell’Accademia dell’Editoria e della Comunicazione di Macerata, la compagnia veneta Fagarazzi&Zuffellato, la danzatrice Francesca Foscarini, la compagnia romana Biancofango e la toscana Capotrave.

Non resta che aspettare il prossimo appuntamento con No Man’s Island, sperando che su questa particolare isola si presentino sempre un maggior numero di curiosi.

Carlotta Tringali

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